Personaggi famosi a confronto 6/10: Gengis Khan e Alessandro il Grande
In questa serie riscopriamo personaggi storici della Cina antica che hanno inconfondibili "equivalenti" occidentali.
Nell'impetuoso corso della storia, pochi eroi e grandi personaggi in Oriente e Occidente si sono distinti come Gengis Khan e Alessandro Magno.
Alessandro (356-323 AEC) e il primo Grande Khan (1162-1227) ebbero entrambi il pallino di voler conquistare il mondo. Ed entrambi furono bravissimi a farlo. Oltre al loro successo sul campo di battaglia e nella costruzione dell'impero tuttavia, condividevano anche valori e ambizioni, un legame con i loro rispettivi dèi e un interesse per la nuova conoscenza e la diffusione culturale.
A partire dalla sua prima vittoria a 18 anni, Alessandro non perse mai una battaglia. Attraverso le sue conquiste, il suo impero divenne il più grande che il mondo avesse mai conosciuto: si estendeva per oltre due milioni di miglia quadrate dall'Adriatico all'India nord-occidentale. Il suo obiettivo, tuttavia, era quello di raggiungere "il confine del mondo e il Grande Mare Esterno".
Alessandro era un leader audace e carismatico che combatteva tra i suoi uomini, conducendoli personalmente nelle battaglie decisive. Prese come modello il mitico Achille, il più grande guerriero greco di tutti i tempi, e considerava Zeus, il re degli dei dell'Olimpo, come suo padre. Durante i 13 anni del suo regno, Alessandro ottenne una serie di titoli prestigiosi, tra cui re di Macedonia, Egemone della Lega Ellenica, faraone d'Egitto, scià di Persia e signore dell'Asia.
Alessandro disdegnava l'edonismo e perseguiva l'onore e l'autocontrollo. Non indulgeva nel cibo (solo nel vino) ed era generoso nel premiare i suoi uomini per i loro successi.
È interessante notare che il primo tutore di Alessandro fu Aristotele. Aristotele infuse nel giovane principe un approccio filosofico, insegnandogli la retorica, la geometria e l'astronomia. Introdusse anche Alessandro alla poesia omerica e alla medicina, interessi che coltivò per tutta la vita. Studioso entusiasta e avido lettore, Alessandro aveva una squadra di botanici e zoologi che raccoglievano esemplari di fauna selvatica ovunque andassero, e portava sempre una copia annotata dell'Iliade nelle sue campagne. Infatti, una delle sue più grandi eredità è la diffusione della cultura greca nel mondo antico.
er quanto riguarda Gengis Khan, sembra una reincarnazione di Alessandro. Gengis Khan fu il fondatore dell'impero mongolo - da qui l'imponente statua alta 40 metri di lui a cavallo che domina la moderna Ulan Bator. Anche lui era un leader carismatico con grande abilità sul campo di battaglia. Da giovane fu tradito da un amico giurato, ma dopo quella sconfitta anche lui non perse mai una battaglia.
Con un esercito di arcieri d'élite a cavallo, Gengis Khan unì intorno a sé le tribù nomadi in lotta, poi continuò a conquistare gran parte della Cina e dell'Asia centrale fino a formare il più grande impero della storia. La sua avanzata nel territorio cinese aprì la strada a suo nipote Kublai Khan che nel 1279 fondò la dinastia Yuan.
La leggenda vuole che Gengis Khan fosse nato stringendo un grumo di sangue nel pugno. Quando divenne sovrano, o khan, un capo sciamano lo dichiarò rappresentante del dio supremo dei mongoli. E Gengis lo vide come un segno che il suo destino fosse di conquistare il mondo per questo dio.
"Io sono il castigo di Dio. Se non aveste commesso grandi peccati, Dio non avrebbe mandato una punizione come me su di voi", avrebbe detto.
Tuttavia, Gengis di solito dava alle città la possibilità di sottomettersi pacificamente, piuttosto che cercare il completo annientamento.
Gengis Khan era un genio militare ed era un leader astuto anche nelle questioni civili. A parte la nomina di alcuni funzionari mongoli come supervisori, il Khan permetteva ai cittadini che erano stati conquistati di continuare la loro vita come prima.
Stabilì e promosse vie postali e commerciali internazionali. Ordinò la creazione di un sistema di scrittura per il suo popolo e non smise mai di imparare dai popoli che incontrava. Sceglieva dai popoli conquistati gli esperti, i migliori studiosi, i generali, gli artigiani, e nelle sue campagne portava sempre dei traduttori a questo scopo.
Considerava l'eccessiva ricchezza un difetto e divideva il bottino di guerra con i suoi uomini. Mise fuori legge il rapimento o la vendita delle donne. Per essere vissuto nel tredicesimo secolo, era molto avanti rispetto ai suoi tempi nelle politiche di tolleranza religiosa. Come tale, aiutò molte culture a diffondersi in Eurasia.
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Alessandro e Gengis non sono stati gli unici due leader a mostrare delle somiglianze, ma considerando il loro legame con gli dei mitologici, la loro sete di conoscenza e il ruolo che giocarono nel diffondere la cultura, condivisero molte somiglianze sorprendenti. Alla fine, il faraone greco e la sua controparte mongola non riuscirono a realizzare le loro ambizioni di conquista del mondo intero, ma sicuramente riuscirono a influenzarlo.
Betty Wang
Ballerina