Personaggi famosi a confronto 4/10: Ji Gong e Giuseppe da Copertino
In questa serie riscopriamo personaggi storici della Cina antica che hanno inconfondibili "equivalenti" occidentali.
La Cina ha avuto la sua buona quota di monaci e taoisti apparentemente folli. Tra questi Ji Gong è probabilmente il più famoso. In Occidente, il monaco più noto per le sue caratteristiche peculiari è Giuseppe da Copertino. I due hanno molto in comune.
Si racconta che sia Ji Gong, un monaco buddista che visse durante la dinastia Song del sud (960-1279), sia Giuseppe, un frate italiano vissuto nel 1600, avessero dei superpoteri. Entrambi avevano personalità eccentriche ed entrambi furono maltrattati e scacciati prima di essere infine venerati.
Giuseppe da Copertino
Conosciuto come "il frate volante", Giuseppe era talmente devoto da non riuscire a trattenersi dal levitare durante la Messa. A quei tempi però la levitazione più che un segno di connessione divina, era associata alla stregoneria. Fu così ostracizzato e denunciato dalla Santa Inquisizione cattolica.
La sua vita è narrata nel film del 1962 The Reluctant Saint. Da piccolo, Giuseppe non era il ragazzo più in gamba del quartiere. Era goffo e imparava lentamente, aveva una scarsa memoria e un carattere irascibile. Non riusciva a fare nulla di giusto. Sua madre tentò di avviarlo all'apprendistato come lavapiatti e calzolaio, fallendo entrambe le volte. Quando finalmente trovò un posto disposto ad accettarlo, si trattava di un monastero francescano.
Prima di poter iniziare la sua formazione per il sacerdozio, Giuseppe dovette iniziare come servitore. Con il tempo, riuscì a cambiare in meglio diventando gentile, umile e buono. Era persino più attento e riusciva a svolgere bene i compiti che gli venivano assegnati; era eccezionalmente devoto e aveva molta fede.
Giuseppe iniziò presto a compiere dei miracoli. In un noto episodio, fu così commosso dai canti natalizi che, mentre era inginocchiato, iniziò a levitare.
In tutto, sono stati documentati oltre 70 episodi di levitazione. Man mano che si sparse la voce su questo incredibile frate, sempre più persone andarono da lui per chiedere consiglio e confessare le loro cattive azioni. Giuseppe fu così in grado di aiutare molte persone.
Ji Gong
Forse avete sentito del monaco Ji Gong dalle danze di Shen Yun come Ji Gong rapisce la sposa o Il folle Ji salva la situazione. Forse lo ricordate come un personaggio stravagante con abiti laceri, scarpe logore e un ventaglio rotto.
Nel rigoroso ordine buddista della Cina del XII secolo, Ji Gong era un anticonformista: mangiava carne e beveva vino, azioni considerate tabù e così fu cacciato dal tempio di Lingyin e divenne un monaco errante che faceva affidamento sull'elemosina per il cibo.
Ji Gong aveva tuttavia un forte senso della giustizia e, come Giuseppe, amava aiutare gli altri ed era profondamente devoto, anche se in modo insolito.
La storia di Ji Gong è stata splendidamente ritratta (un altro parallelo!) nella mini serie TV cinese del 1985 che porta il suo nome (anche se in realtà ci sono solo i primi sei episodi, e poi è stata interrotta).
Ci sono molte leggende su Ji Gong che ricompensa il bene e punisce il male, guarisce i malati e aiuta i poveri. Tra i tanti miracoli a lui attribuiti, si dice che potesse congelare i malfattori (come in “non muoverti”, non come un gelato) all'istante semplicemente puntando il dito contro di loro, per poi liberarli a suo piacimento.
Un racconto popolare narra che Ji Gong stava aiutando a costruire un tempio nella città di Hangzhou, quando finirono il legname. Iniziò allora a teletrasportare tronchi da una foresta nella provincia di Sichuan, a circa 1500 Km di distanza. Tronchi enormi spuntarono fuori da un pozzo uno per uno, come da un magico portale.
Gli altri monaci accatastarono rapidamente i tronchi, mentre uno di loro li contava. Quando raggiunsero il numero necessario, quel monaco gridò: "Basta!" Ma Ji Gong aveva già richiamato un altro tronco, che rimase mezzo sommerso nel pozzo. Oggi, su quel pozzo è stato costruito un padiglione chiamato "Pozzo del teletrasporto divino".
Per ulteriori informazioni su Ji Gong, su come rapì una sposa per salvare un villaggio, e sul masso volante, vi invitiamo a leggere questo articolo.
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Nonostante provenissero da continenti distanti tra loro, questi due monaci sembrano essere fatti della stessa pasta. Ai loro tempi furono derisi, ma anche riconosciuti per la loro compassione, a seconda della prospettiva. Col passare del tempo, Giuseppe fu canonizzato (1767) come santo e Ji Gong fu venerato come una divinità.
Betty Wang
Ballerina