Il Re Scimmia cattura Zhu Bajiè, da Viaggio in Occidente
Zhu Bajiè, uno dei più memorabili personaggi di Viaggio in Occidente, era una volta un ammiraglio nei cieli, comandante di 80.000 marinai. Ma, per essersi ubriacato e aver fatto delle avance alla dea della luna Chang’e, ricevette 2.000 frustate e fu esiliato nel mondo mortale, dove rinasce come maiale umanoide.
Zhu Bajiè, ora un mostro tra gli uomini, stabilisce la sua nuova dimora in una caverna del Monte Fuling. Un giorno, la dea Guanyin si trova da quelle parti. È in viaggio per la capitale della dinastia Tang, in cerca di persone disposte ad affrontare un pericoloso viaggio verso Occidente alla ricerca delle scritture buddiste. Guanyin convince Zhu Bajiè, pieno di rimorso, a diventare monaco e ad unirsi alla ricerca. «Aspetta gli altri pellegrini», gli dice.
Ma il lussurioso Zhu Bajiè ha molte difficoltà a correggere le sue abitudini. Si reca nel vicino villaggio di Gaolao, dove cerca di rapire una giovane donna, pianificando di costringerla a sposarlo.
Proprio in quel momento, il Re Scimmia e il Monaco Tang, già partiti per la ricerca, passano di lì. Vedendo il malvagio piano di Zhu Bajiè, il magico Re Scimmia lo affronta e lo sconfigge. Solo allora si scopre che egli e il Re Scimmia sono, in realtà, destinati ad essere compagni di viaggio. Sul momento, Zhu Bajiè si converte e diviene discepolo del Monaco Tang, mettendosi in cammino con lui e il Re Scimmia, verso l’antica India.
18 Luglio 2011