La vita quotidiana nella dinastia Tang
Se avete assistito a uno spettacolo di Shen Yun, sicuramente avete avuto occasione di fare visita alla dinastia Tang. L'impero Tang, dal settimo al decimo secolo, è stato il più potente di tutta l'Asia. Questo periodo storico ha conosciuto alcuni dei più grandi imperatori della Cina; è stato l'apice della poesia cinese, ed è stata un'epoca di prosperità, pace e influenza internazionale senza precedenti. La sua capitale, Chang'an, era la città più grande e cosmopolita del mondo..
Nel corso delle stagioni, Shen Yun ha prodotto molte danze ispirate alla dinastia Tang, portando in scena diversi aspetti, dagli indomiti scudieri imperiali alle dame di corte in magnifici abiti di seta. Con la danza abbiamo raccontato molte storie risalenti all’epoca Tang, come le molteplici avventure del Re Scimmia e l'incontro dell'Imperatore Taizong con i monaci Shaolin.
Come artisti di Shen Yun, ogni giorno saltiamo dentro e fuori dall'Età d'Oro. Anche se ci svegliamo con sveglie digitali, facciamo colazione con burro di mandorle, banane e avena e ci riscaldiamo usando i blocchi di schiuma per lo yoga, quando entriamo nei nostri ruoli, ci sincronizziamo con lo spirito degli antichi.
Ma effettivamente com'era vivere durante la dinastia Tang? Scopriamolo.
Gli abiti
L'abbigliamento delle persone comuni era fatto principalmente con la canapa. Indossavano pantaloni larghi, tuniche fissate con una fascia e sandali. In contrapposizione, l'abito formale dei nobili (smoking) era un abito di seta con grandi maniche pendenti. Gli abiti da sera delle nobildonne erano splendidi abiti fluenti a vita alta con maniche ancora più larghe, a volte abbinati a scialli trasparenti (probabilmente li avrete visti sul palcoscenico di Shen Yun). Gli aristocratici andavano anche spesso a cavallo, e così indossavano stivali di pelle di daino o di broccato, mentre le signore adoravano le ballerine ricamate.
Acconciature e accessori
Durante il periodo Tang, sia gli uomini che le donne portavano i capelli lunghi. Gli uomini li raccoglievano in un'unica crocchia sopra la testa mentre le donne potevano scegliere tra molte elaborate acconciature: diversi tipi di crocchie, trecce, nodi, spirali e anelli fermati con l’utilizzo di pettini e spille decorative. Alcune acconciature necessitavano di molte ore di lavoro (il rapido cambio degli artisti di Shen Yun, che in 45 secondi assumono il look della dinastia Tang, pare ancora più strabiliante, no?)
Tra le donne era consuetudine radersi le sopracciglia per poi ridisegnarle. In tre secoli, decine di stili modaioli sono comparsi per poi sparire: sottili, spessi, arrotondati, angolati, ondulati, affusolati e allargati.
I gioielli Tang non avevano importanti pietre preziose, scintillanti come i diamanti. Usavano invece le perle e la giada. La giada rappresentava la purezza, la rettitudine, la saggezza e il coraggio e la sua durata era simbolo d'immortalità. Si credeva che le perle fossero create dalla luna e nutrite dal sole, contenendo l'essenza di entrambi. Le piume iridescenti del minuscolo martin pescatore erano un altro elemento prezioso per gioielli di pregio; cambiando l’illuminazione i colori passavano dal turchese al lapislazzuli.
Gli specchi allora erano fatti di bronzo brunito. Di tanto in tanto questi specchi divenivano opachi e venivano portati da abili artigiani che li rinnovavano con la mola.
Le persone, invece di spruzzare profumi o utilizzare deodoranti in stick, si tamponavano con sacchetti aromatici. Per rinfrescare l'alito, masticavano olive cinesi al miele (gomma) o mangiavano chiodi di garofano (mentine). Si immergevano in bagni profumati con antiche fragranze effervescenti di legno di aloe e sandalo, incenso, canfora e crisantemo.
Riguardo la casa
Durante la dinastia Tang, le finestre avevano reticoli di legno con una varietà di motivi geometrici e sculture in bassorilievo. Alcuni contenevano persino intarsi in pietra. Queste finestre a traliccio erano molto decorative, ma anche molto utili, in quanto sostenevano pannelli che non erano fatti di vetro, ma di carta o di seta. Le finestre di carta venivano oliate per essere più traslucide, mentre quelle di seta pregiata erano tinte, in modo che la luce che le attraversava potesse colorare la stanza.
All'inizio del periodo Tang, le persone sedevano a gambe incrociate su bassi divanetti simili a basi senza schienale o braccioli e usavano tavolini bassi. Intorno alla metà dell'epoca Tang, si diffusero le sedie occidentali, più alte e con schienale, così come sgabelli e panche. I letti Tang avevano delle tende, simili ai letti a baldacchino. I cuscini non erano di piume o soffici, ma duri e incavati per sostenere la testa. Questi cuscini in legno, porcellana o pietra contribuivano a mantenere le sofisticate acconciature, che richiedevano ore di preparazione. In questo periodo era abitudine accendere nelle camere da letto candele profumate e bracieri per aiutare il relax e il sonno. Alcune candele avevano delle tacche usate per segnare il tempo.
Acquisti e vita cittadina
Chang'an, la capitale Tang, era un'antica New York. Era una delle più grandi città del mondo, all'estremità orientale della Via della Seta. La popolazione di Chang'an era costituita in buona parte da stranieri e aveva un'atmosfera piuttosto cosmopolita. Si trovavano molti elementi esotici: cavalli del Karashar, calici di Bisanzio, argenteria della Persia, tappeti della costa del Mar Rosso, indaco e pistacchi di Samarcanda, ginseng e pinoli della Corea, vino d'uva dell'India e danzatori di Sogdiana. Era in voga vestirsi come la gente dell'Asia centrale (con cappelli di pelle di leopardo!)
Chang'an aveva una disposizione a scacchiera, con grandi viali che delimitavano 108 quartieri cittadini. Vi erano numerosi venditori ambulanti, negozi e mercati di diverse dimensioni. I due più importanti erano il Mercato Orientale ed il Mercato Occidentale. Secondo i documenti storici, il Mercato Occidentale aveva 40.000 negozi che trattavano 200 differenti tipi di prodotti!
Si potevano trovare merci di produzione locale e prodotti esteri: generi alimentari, bestiame, medicine, spezie, tessuti, gioielli, attrezzi, strumenti musicali e tavoli da gioco. C'erano servizi come ristoranti, locande, banche e indovini. Si poteva anche affittare un asino nel caso ci si stancasse di camminare o di portare le borse.
Oggi in cinese, fare shopping è ancora chiamato mǎi dōngxi, letteralmente Comprare in Oriente e Occidente, in riferimento ai due mercati principali di Chang'an.
Il governo sanciva il prezzo e il controllo di qualità e le merci contraffatte potevano essere confiscate. I funzionari nel passato applicavano severe leggi sul coprifuoco. I mercati dovevano aprire a mezzogiorno e chiudere al tramonto. Di notte, i cancelli della città e del rione venivano chiusi. Anche in caso di emergenza, i civili dovevano ottenere il permesso dalla pattuglia per poter uscire di notte.
Quando le leggi divennero meno severe, all'interno delle comunità spuntarono vivaci mercati notturni. Nelle bancarelle si vedevano pancake ripieni, nei negozi di torte si trovavano pasticcini esotici e ci si poteva fermare nelle case da tè o nel ristoranti dell'Asia centrale. Quindi i mercati notturni che gli artisti di Shen Yun amano visitare a Taiwan, in Giappone e in Corea – e probabilmente avete visto le nostre foto di spiedini marinati e ghiaccio tritato con vari sciroppi – in realtà si rifanno alla Cina del periodo Tang!
I soldi
La valuta Tang includeva lingotti d'oro e d'argento e monete di rame di forma rotonda con un foro quadrato centrale che permetteva di tenerle infilate insieme. Anche il tessuto di seta veniva scambiato come denaro. C'era persino una tassa che i cittadini dovevano pagare in pezze di seta.
Viaggio
Durante la dinastia Tang i mercanti viaggiavano attraverso vaste reti commerciali, attraversando India, Sud-Est asiatico, Persia, Africa e lungo la Via della Seta raggiungevano l’Europa. Un viaggio di andata e ritorno a Roma durava circa due anni.
Lungo il percorso, alle frontiere, vi erano severi controlli e il passaggio era regolamentato da permessi di viaggio. Per motivi di sicurezza, era proibito portare armature, balestre, documenti militari e persino mappe stellari e strumenti astronomici.
Templi
Il buddismo prosperò per la maggior parte della dinastia Tang e divenne una delle principali religioni. Col tempo, templi e monasteri buddisti si diversificarono, divenendo qualcosa di più che soli luoghi di culto. In tutto l'impero servivano come scuole, ostelli e luoghi per riunioni ed eventi; alcuni fornivano assistenza medica, altri avevano dei frantoi e altri ancora fungevano da luoghi sicuri di deposito.
Giochi
Nel 2020, il calcio è sicuramente lo sport più popolare al mondo. Durante la dinastia Tang, ci si cimentava nel tiro con l'arco, nella caccia, nel polo, ma soprattutto nel cuju, che veniva praticato da persone di tutte le classi sociali. E sapete una cosa? In realtà è l'antico gioco del calcio! Prima della dinastia Tang, le palle da cuju erano di cuoio e imbottite di piume, mentre durante il periodo Tang fu inventata una palla gonfia d'aria.
Il polo, invece, veniva dalla Persia ed era il gioco preferito della nobiltà; anche molti imperatori erano grandi fan di questo gioco.
Bevande
Al giorno d'oggi, i corridoi dei supermercati sono colmi di acqua di sorgente, minerale, elettrolitica, frizzante, acqua artesiana e altro ancora. Anche le persone del periodo Tang erano particolarmente attente a ciò che bevevano. I testi medici di quel periodo catalogavano molti tipi diversi di acqua. Ad esempio: la rugiada autunnale migliorava la carnagione del viso, l’acqua gelata e disciolta dissipava il calore interno e l'acqua che scorreva attraverso minerali preziosi (come giada o stalattiti calcaree) si riteneva prolungasse la vita, ma non bisognava bere la neve sciolta in primavera, a meno che non ci si volesse ammalare.
Il popolo Tang cucinava, filtrava ed essiccava la frutta come le giuggiole, le mele selvatiche e le albicocche, ottenendo delle miscele di succhi in polvere. Inoltre utilizzavano la fermentazione per ottenere del vino di riso, o anche di frutta come uva e pere.
Il tè, tuttavia, divenne la bevanda nazionale, dopo che nel VIII secolo su redatta la prima monografia sul tema: Il Classico del Tè. Il trattato descrive le origini mitologiche e storiche del tè, i metodi e gli strumenti utilizzati per la coltivazione, la preparazione e la sua degustazione, oltre a poesie, costumi, ricette ed altro.
L’epoca d’oro Tang
La dinastia Tang governò la Cina per trecento anni dal 618 al 907. Copriva oltre 4 milioni di miglia quadrate, estendendosi dal bacino del Tarim nello Xinjiang alla penisola coreana, dalle steppe della Mongolia meridionale al Vietnam. La società e la cultura Tang erano molto varie e ricche.
Ci vorrebbe molto tempo per avere un quadro completo della vita durante il periodo Tang. Non abbiamo ancora accennato alla poesia, alle arti dello spettacolo, all'istruzione, alla vita familiare o alla cucina. Come si festeggiavano i compleanni? E come si svolgeva il carnevale dell'imperatore?
Speriamo che questo assaggio dia un'idea di com'era la vita a quell'epoca. Forse la prossima volta che assisterete a uno spettacolo di Shen Yun, apprezzerete ancor di più le nostre danze del periodo Tang.
La vita del 21° secolo, con la sua tecnologia ad ogni angolo, a volte invoglia a scappare verso qualcosa di più semplice. Se desiderate cercare un piccolo rifugio nel vecchio mondo, prendete spunto da un libro della dinastia Tang, preparate una tazza di tè e sorseggiatelo lentamente senza fare altro, giocate con il pallone da calcio nel cortile sul retro o recatevi a un mercato all'aperto invece di ordinare generi alimentari on-line. E godetevi il fatto che vi state scollegando e riappropriandovi non solo della vita reale, ma anche della vita dell'Età dell'Oro.