Alle origini del festival delle Barche Drago
Avrete sentito parlare di una festa coinvolgente che si svolge con delle impegnative regate di voga su delle lunghe e coloratissime barche chiamate “barche drago”. La festa delle “barche drago” si celebra il 5° giorno del 5° mese del calendario lunare e quest'anno, la data cade il 25 giugno.
Dunque, qual è il significato del drago e delle regate in questa festa che ha le sue origini da circa 2.300 anni?
Un ministro fedele
Sebbene sulle origini di quest’usanza ci siano alcune diverse teorie, alcune hanno punti comuni. La teoria principale è quella che parla di un funzionario erudito che ha servito fedelmente lo stato di Chu nel IV secolo A.C.E. Il suo nome era Qu Yuan.
Qu Yuan si era dedicato a riallacciare i rapporti tra gli stati di Chu e del vicino Qi. Quest'epoca della storia cinese è conosciuta come il periodo degli Stati Combattenti, e a ragione. I sette diversi stati, o regni, hanno combattuto duramente l'uno contro l'altro per circa duecento anni, finché l'imperatore Qin Shi Huang non li ha unificati.
Ma torniamo alla storia. Il re di Chu aveva rovinato i delicati rapporti di stato con il suo vicino, ma il ministro Qu Yuan si era assunto la responsabilità di ripristinare la concordia con lo stato di Qi e di portare una pace temporanea al suo Paese.
La corte di Chu era pervasa dalla corruzione, e nondimeno, ministri avidi, venivano corrotti dai nemici. Il fedele Qu Yuan venne accusato ingiustamente e il re gli si rivoltò contro.
Insaziabile nella lussuria e nell'avidità
La fazione si prodiga, instancabile di eccessi.
Condonando se stessi, condannando gli altri,
hanno i cuori pervasi dalla gelosia.
I versi di cui sopra sono tratti dalla poesia di Qu Yuan, "Il Lamento" (離騷), in cui egli racconta la sua storia in esilio. E continua:
La mia onestà sincera è stata infangata,
Ha ascoltato la calunnia, alta è la sua furia fiammeggiante.
Il re esiliò Qu Yuan in una zona rurale a sud del fiume Yangtze, dove il ministro passava le sue giornate componendo poesie ed esaminando le sue riflessioni nello sconforto.
La sua poesia riflette la perenne fedeltà al suo re, nonostante sia stato tradito.
Eppure, immobile ho sopportato, mio signore, non potrei mai fallire.
Le sfere celesti mie testimoni stiano in alto.
Lo stato di Chu, e il re senza il suo leale e abile ministro, in poco tempo venne sconfitto dal regno Qin. Nell’ascoltare la notizia dal suo esilio, il ministro rimase profondamente colpito.
Per me, l'allontanamento non poteva suscitare alcun dolore,
Mi addolorava vedere il suo nobile intento vanificato.
Spinto dalla disperazione, Qu Yuan si buttò nel fiume Miluo e annegò. Quando gli abitanti del posto lo seppero, corsero tutti fuori sulle loro barche di legno, battendo sui tamburi e spruzzando l'acqua con le loro pagaie per spaventare gli spiriti maligni e i pesci, in una disperata missione di ricerca e salvataggio.
Non riuscendo a trovare l'ex ministro, gettarono in acqua delle polpette di riso appiccicose. Uno dei motivi era di nutrire lo spirito affamato di Qu Yuan. Nelle credenze della tradizione cinese, una persona che muore per suicidio diventa un fantasma affamato, che soffre la fame e la sete fino a quando la durata stabilita per la sua vita sulla Terra non è finita. L'altro motivo è che spargere il riso nell'acqua avrebbe invogliato i pesci a mangiare il riso al posto del corpo di Qu Yuan.
Secondo la leggenda, una notte Qu Yuan è apparso in sogno a un pescatore. Disse al pescatore che non riusciva a mangiare il riso che gli veniva destinato, in quanto un drago continuava a mangiarselo tutto. Il ministro chiese al pescatore di avvolgere il riso in foglie di assenzio, in forma piramidale, legate con cinque cordicelle colorate. Solo allora il drago si sarebbe allontanato e Qu Yuan finalmente avrebbe potuto mangiare.
Questa è la storia che da origine alle regate e all'ispirazione per lo zongzi, la gustosa prelibatezza di riso glutinoso che si mangia durante la festa delle barche drago.
Comunque, questo è solo uno dei racconti. La maggior parte concorda sulla storia iniziale con Qu Yuan che si butta nel fiume che in seguito diventa un po' più pescoso. Ora passiamo ai draghi.
Entra il Drago
Un'altra origine della storia riguarda la venerazione del drago, che era un'usanza dei tempi passati.
Essendo portatore di pioggia e di monsoni distruttivi, il Re Drago era il tipo di divinità che non avresti voluto disturbare se entravano in gioco i tuoi raccolti, il tuo sostentamento e la tua sicurezza.
Per placare il Re Drago, il popolo regatava sul fiume Yangtze con le loro barche drago. Prima della partenza, si svolgeva una cerimonia, si facevano offerte al Re Dragone, poi si regatava uno contro l'altro su barche a remi decorate e a foggia di drago
Questo probabilmente è il motivo per il quale le barche drago di oggi sono progettate con la prua a forma di testa di drago con la bocca aperta e occhi sporgenti e la poppa con una coda di drago squamosa.
Le regate delle barche drago
Può essere difficile da credere, ma la Festa delle Barche Drago in realtà è stata vietata durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976) a causa dell'opposizione cruenta di Mao Zedong verso la cultura tradizionale. Fortunatamente, qualche tempo dopo che Mao è morto, la tanto amata festa è stata ripristinata e ricelebrata e da allora si ripete senza interruzione (anche se la situazione attuale del virus CCP [COVID-19] potrebbe portare alla sospensione dell'evento nel 2020).
Le barche possono essere di diverse lunghezze e ospitano fino a 20 rematori. Ogni barca ha un tamburino che svolge un ruolo fondamentale, il "battito del cuore del drago" o ritmo di remata che sincronizza i colpi di pagaia dei vogatori. Con una sana cooperazione, ogni squadra si dirige impetuosamente verso il traguardo in un'energica prova di forza.
Le regate sulle barche drago possono anche essere un divertente esercizio di “formazione del gruppo” per colleghi di lavoro e studenti. Nelle regate che si svolgono in tutto il mondo, la competizione spazia da quelle più leggere a quelle più dure e impegnative.
Prima dell'inizio della gara, c'è una tradizione secolare: quella di punteggiare gli occhi del drago. Secondo l'usanza, punteggiare gli occhi porta in vita la Barca Drago. Se non l'avete ancora letto, il blog della ballerina Betty Wang sull'idioma cinese: "Dipingi il drago, fai due punti per gli occhi", si immerge nel significato di questo detto e nella leggenda che si cela dietro di esso.
Quindi, il 25 giugno, guardate se riuscite a trovare qualche zongzi appiccicoso (non mangiatelo mentre guidate) e passate un po' di tempo a pensare ai draghi. Perché no? Ricordate solo che ci sono draghi buoni, draghi cattivi e in mezzo, anche alcuni personaggi.
Per saperne di più, dai un'occhiata al nostro “La storia mitologica del Re Drago”, oppure scopri “9 cose sui draghi che non conoscevate”.