Servizio speciale: il primo ballerino Jay Huang
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Da Magnifissance: “Jay Huang, trovare la forza attraverso la danza”.
All'inizio di quest'anno, al Lincoln Center di New York, un gruppo di soldati vestiti d’oro scintillante è salito sul palco, mostrando il proprio valore. I loro movimenti erano audaci ma aggraziati, potenti ma controllati e nonostante le complicate giravolte e i salti mortali che la coreografia comportava, non hanno mai perso la sincronia, muovendosi come un'entità unica.
Al centro del gruppo c'era Jay Huang, alla guida del resto dei ballerini nel ruolo di un generale. Jay ha iniziato a danzare nel 2012 con la Shen Yun Performing Arts, la più importante compagnia di danza classica cinese del mondo. Negli anni successivi, è migliorato molto fino a diventare uno dei primi ballerini.
La missione di Shen Yun, sin dalla sua fondazione nel 2006, è quella di far rivivere i 5.000 anni di civiltà cinese. Con questo obiettivo in mente, Jay si è esibito sul palco di prestigiosi teatri in tutto il mondo, mettendo cuore e anima in ogni movimento.
Soldati attraverso le avversità
Nato a Kaohsiung, Taiwan, Jay si è trasferito in America per studiare e intraprendere la carriera di ballerino di danza classica cinese. Si è formato presso la prestigiosa Fei Tian Academy of the Arts di New York dove ha affrontato un duro allenamento per raggiungere la massima flessibilità, la prima delle molte difficoltà nella carriera di ballerino. Il periodo di formazione, durato sei mesi, è stato pieno di difficoltà. “Ci sono stati molti momenti in cui avrei voluto rinunciare”, ha confessato Jay ma poi ha perseverato con fermezza.
Superare la sua rigidità è stato solo il primo ostacolo; in seguito, quando ha iniziato a imparare coreografie più complicate, spesso faticava a tenere il passo. Per quanto si impegnasse, sembrava che non riuscisse a progredire abbastanza velocemente. Nonostante raddoppiasse gli sforzi nella speranza di stare al passo con gli altri ballerini, era ancora insoddisfatto dei suoi risultati. Ha ricordato l'ansia costante che provava all'epoca: “Mi sembrava che, per quanto mi esercitassi, non riuscivo ad essere abbastanza bravo”.
Tuttavia, essendo uno che non si arrende facilmente, Jay ha perseverato e migliorato giorno dopo giorno. Ci sono voluti quasi due anni, ma alla fine è riuscito a sciogliere l'incertezza e l'ansia. Guardando indietro, Jay riconosce l'importanza della gradualità: “Bisogna fare le cose passo dopo passo”, ha detto. “Nulla si ottiene facilmente o rapidamente”. Grazie a questo cambiamento di mentalità, Jay ha imparato a valorizzare le piccole vittorie, che hanno migliorato la sua arte.
Per aumentare la fluidità dei suoi movimenti, Jay si esercitava a eseguire la stessa azione davanti a uno specchio per ore e ore. Spesso utilizzava un video di se stesso per studiare il movimento da diverse angolazioni, e chiedeva un consiglio agli amici ballerini. Il perfezionamento della danza non richiede solo un lungo allenamento fisico, ma anche una profonda introspezione. Bisogna analizzare a fondo ogni movimento e considerare tutti i fattori che possono influenzarlo, compresi gli stati mentali ed emotivi. “Il cuore deve essere al posto giusto”, spiega Jay. Anni di allenamento lo hanno aiutato a capire l'importanza di avere un cuore puro e una mente chiara. “Se si danza con una mente caotica o con il cuore pesante, i movimenti risulteranno disordinati”.
Nel 2016 Jay, grazie al duro lavoro e alla sua perseveranza, ha raggiunto un bel traguardo: vincere il primo posto nella categoria maschile adulti della NTD International Classical Chinese Dance Competition, con la sua interpretazione dell'acclamato poeta Li Bai. È stato poi nominato primo ballerino di Shen Yun.
Raggiungere nuove vette
Jay è grato per i valori che i suoi genitori gli hanno trasmesso, aiutandolo a diventare l'artista di successo che è oggi. Suo padre ha sempre sottolineato l'importanza dell'indipendenza e dell'autosufficienza, insegnando a Jay a “non disturbare gli altri per cose che si possono fare da soli”. Questo ha permesso a Jay di diventare maturo e autonomo. Sebbene abbia affrontato molte sfide durante il suo primo trasferimento negli Stati Uniti, non ne ha mai parlato con i suoi genitori per evitare che si preoccupassero.
L'educazione di Jay gli ha insegnato a gestire efficacemente le difficoltà e a mantenere uno standard elevato. Entrare a far parte di Shen Yun lo ha portato a raggiungere nuovi traguardi nel suo percorso spirituale. La compagnia ha una cultura che si basa sui principi di verità, compassione e tolleranza, che crea un ambiente rispettoso e solidale. “Non si tratta solo di fare del bene”, ha spiegato Jay, “Bisogna pensare anche a come aiutare gli altri”.
Nel corso degli anni, ogni volta che Jay ha incontrato nuovi ballerini in difficoltà, era felice di aiutarli, non solo perché riusciva ad immedesimarsi in loro, dato che lui stesso aveva affrontato difficoltà simili, ma anche perché capiva l'importanza di sostenere gli altri.
Jay spent the majority of his teenage years in a practice room; the past eight years of his life have flown by in a flurry of tumbles, leaps, and spins. Though he has performed across countless stages, he still gets nervous before every show. However, “the applause of the audience makes it all worth it,” he said. When asked to reflect on his career as a dancer, Jay smiled blissfully. “It was the best decision of my life."