Il primo ballerino Kenji Kobayashi
Il Giappone, con i suoi bellissimi paesaggi e la sua ricca eredità culturale, il suo ambiente pulito e la sua incredibile cucina, è uno dei Paesi che gli artisti di Shen Yun più preferiscono visitare quando sono in tour. Questo è il dodicesimo anno che visitiamo la Terra del Sol Levante e il nostro programma prevede sei città giapponesi, dal 16 gennaio al 5 febbraio.
Per questo pensiamo che sia l’occasione migliore per presentarvi una delle nostre star giapponesi: il primo ballerino Kenji Kobayashi.
Kenji Kobayashi
Per iniziare: Kenji Kobayashi è in Shen Yun dal 2010. La sua città natale, Tokio, è la sua meta preferita in tour: nonostante l’area metropolitana di Tokio sia la più popolata di tutta la Terra, lui trova la sua atmosfera calmante, perché è sempre bello essere a casa.
Nel 2016 Kobayashi ha vinto il primo premio per la categoria maschi adulti del Concorso di danza classica cinese di New Tang Dynasty Television. In Shen Yun quello che gli piace di più è la rappresentazione di personaggi interessanti, come il particolarmente divertente Pigsy di Viaggio in Occidente.
I piatti preferiti di Kobayashi sono ovviamente giapponesi: lo tsukemen (spaghetti in brodo), zuppa ramen densa di brodo di tonkotsu (maiale) o di gyokai (pesce) e carne bovina Kobe o lingua (sempre bovina) yakiniku (grigliata giapponese). Ma fa anche molti spuntini a base di banane nell’arco di tutta la sua giornata di danza e allenamento, poiché è un frutto dalle molteplici proprietà nutritive.
Durante i tour, Kobayashi adora andare a scovare nuovi paesaggi con la sua macchina fotografica ogni volta che può: “è una cosa che mi rende felice”, commenta lui. E le sue straordinarie fotografie, come questa del monte Fuji, vengono regolarmente incluse nelle gallerie fotografiche di Shen Yun.
Ultimi ruoli principali: Il Re Scimmia contro il re impostore (2018), Nel tempo moderno (2018), Il Re Scimmia alla montagna del Fuoco (2017).
Kenji Kobashi afferma: Di tutti i personaggi che ho rappresentato quello che trovo più interessante e divertente è Pigsy! È il secondo discepolo del monaco Tang del romanzo classico Viaggio in Occidente.
Pigsy sa essere così vivace e allo stesso tempo così pigro! Un personaggio contraddittorio. A essere onesti, è vivace solo quando vede del cibo buono o una bella donna, come la dea della luna [Chang’e]. Le pecche del suo carattere (l’ingordigia e la lussuria) sono elementi di umorismo nel romanzo originale e anche nei nostri pezzi di danza in Shen Yun. Ovviamente, c’è anche un’altra situazione in cui Pigsy dà il proprio meglio: quando si pavoneggia, nonostante di solito fallisca miseramente, perlomeno in tutti gli spettacoli in cui io ho interpretato questo ruolo; il che è alquanto triste, devo dire. E nemmeno riesce ad ottenere del buon cibo: alla fine, la roba da mangiare se la fa sempre tutta fuori Scimmia, oppure si rivela essere un ingannevole illusione ad opera di demoni malvagi. Insomma, Pigsy viene costantemente ingannato o da Scimmia (solo per qualche scherzo innocente) oppure dai demoni.
Pigsy è davvero pigro: ogni volta che è possibile riposarsi, è sempre il primo a crollare e prima che te ne accorga sta già dormendo. Pigsy ha sempre bisogno di risposarsi ma, quando i mostri o i demoni entrano in scena, Pigsy è sempre il primo a scappare. Esatto! Il suo motto è: “se non puoi batterli, corri più veloce di loro”.
Nonostante il fatto che Pigsy sembri essere un tale imbranato, non è affatto facile da rappresentare. In Asia è famoso: tutti hanno in mente un’immagine di come pensano che Pigsy debba essere, proprio come ce l’hanno per Scimmia. Perciò è davvero difficile rappresentare il perfetto Pigsy, quello che mette d’accordo i gusti di tutti. Quando provi a fare Pigsy, ogni tuo movimento – specialmente quando cammini – determina il livello di realismo della tua rappresentazione.
Io sono riuscito a tirar fuori la sua caratteristica andatura facendo una specie di camminata claudicante con la pancia tutta in fuori. Ho anche cercato di immaginarmi le sue abitudini: come potrebbe essere il suo modo di mangiare, di bere, di essere felice o triste. A volte vado alla ricerca di qualche cosa “a la Pigsy” nella vita quotidiana, perché più lo vivo fuori dal palco più è facile restare nel personaggio in scena. In quel modo non mi sento solo un semplice attore: mi sento come se fossi proprio Pigsy in persona e dentro Viaggio in Occidente. Specialmente ora che Scimmia e io riusciamo a battibeccare agevolmente l’uno con l’altro, il personaggio di Pigsy è diventato molto familiare e mi viene sempre più naturale impersonarlo.
Sono ormai diversi anni che recito questo personaggio. Forse ne sono saturo, o potrebbe essere che sia diventato una pura abitudine, ma a volte inconsciamente cammino o mi comporto come lui, nella vita di tutti i giorni o magari mentre impersono altri personaggi. I coreografi e gli altri ballerini mi hanno anche detto che a volte il mio modo di ballare ha in sé un qualcosa di Pigsy. Per cui ora devo stare attento trattenere il mio Pigsy e farlo uscire solo in quei momenti in cui sono Pigsy!
Vai alle foto il Meglio del Giappone, scattate durante il tour di Shen Yun