Una guida alle festività tradizionali cinesi
Per tutta la vita, mi sono meravigliata di fronte alla grande diversità e al numero di celebrazioni e festività cinesi. Anche se sono di origini cinesi, mi imbarazza dirlo, fatico ancora a ricordare quale festività è una e qual è l’altra. Ogni tradizione ha le sue radici e la sua origine, e alcune risalgono fino all’inizio della civiltà cinese.
Ecco alcune delle festività e celebrazioni più famose nella tradizione cinese:
#1: Capodanno cinese
Il Capodanno cinese è una celebrazione che dura 15 giorni e che segna il nuovo inizio del calendario lunare. Come tale, questa ricorrenza è anche chiamata il Capodanno Lunare o la Festa di Primavera. Secondo la leggenda, questa celebrazione è iniziata più di 3000 anni fa durante la Dinastia Shang (1600-1046 a.e.v.).
A quei tempi, si diceva che una bestia di nome Nian (年) o “Anno” uscisse fuori durante la vigilia del Capodanno Lunare per ferire le persone, distruggere le loro proprietà e in generale per creare grandi disturbi. Alla fine, le persone scoprirono che Nian aveva paura del colore rosso, dei rumori forti e del fuoco. Questa è la ragione per cui il colore rosso e i petardi sono così diffusi durante questa festività.
Oggi, senza la bestia Nian nei paraggi, l’intera famiglia si aggrega per una festa di proporzioni epiche. La celebrazione include: fuochi d’artificio, danze del drago, passare del tempo prezioso con la famiglia e gli amici, banchettare con deliziose prelibatezze cinesi, regalare buste rosse piene di denaro (chiamate Hongbao), e decorare le finestre e le porte con distici di carta rossi.
Durante questa giornata le famiglie si riuniscono insieme e mangiano i ravioli cinesi. Molte persone oggi associano i ravioli cinesi alla salute e alla fortuna, dato che ricordano la forma degli antichi lingotti d’oro e d’argento.
Inoltre, c’è una storia sull’origine dei ravioli che racconta come fossero nati grazie alla gentilezza di un antico dottore cinese, il quale curò un intero villaggio con la speciale ricetta dei ravioli a forma di orecchio. Leggi la storia qui.
#2: La Festa della Luna
Questa è la festa più importante della stagione autunnale cinese, quando la luna è la più grande e la più rotonda e le famiglie si riuniscono insieme come fosse Ferragosto o la Festa del Ringraziamento. Basta che sostituiate il tacchino con delle torte della luna, accendete qualche lanterna e fuochi d’artificio, e spendete del tempo con la famiglia. Per di più, guardare insieme la Luna è un must se il cielo è sereno.
Ci sono diverse storie associate a questa festività. La prima è la leggenda della Dea della Luna Chang’e. Per farla breve, suo marito aveva trovato un elisir dell’immortalità, e Chang’e, in un momento d’impazienza, bevve l’intera bottiglia e si ritrovò a fluttuare verso la Luna (con soltanto un coniglio di giada a farle compagnia).
Un’altra storia racconta di come questa festa fosse stata in realtà ispirata da una rivolta contro i conquistatori mongoli durante la Dinastia Yuan (1280-1368 e.v.). A quel tempo, le riunioni in gruppo erano bandite al fine di prevenire potenziali rivolte. Tuttavia, il consigliere ribelle di nome Liu Bowen, aveva notato che i Mongoli non mangiavano mai le torte di luna. Siffatto, escogitò un piano per ricevere il permesso di distribuire migliaia di torte di luna ai residenti cinesi nella città nella notte della Festa della Luna, con l’intento apparente di “celebrare la longevità dell’imperatore”.
In realtà, in ogni torta della luna era stato inserito un messaggio che diceva: “Uccidiamo i Mongoli durante il 15esimo giorno dell’ottavo mese lunare!” Così, il governo quella notte fu rovesciato da un attacco coordinato che poi diede vita a quella che diventò la Dinastia Ming (1368-1644 e.v.), grazie alla guida del leader ribelle Zhu Yuanzhang. Da quel momento in poi le torte della luna ottennero lo status di dolce nazionale per questa festività.
#3: Festa della Lanterna
La Festa della Lanterna segna la fine delle celebrazioni per il Capodanno cinese, il 15esimo giorno del nuovo anno lunare. In questo giorno, le famiglie si riuniscono per mangiare, decorare le lanterne, e rilasciare nel cielo queste mini-mongolfiere di carta.
L’origine di questa festività risale alla Dinastia Han (206 a.e.v. – 220 e.v.), in un tempo dove i monaci buddisti erano soliti appendere le lanterne durante il 15esimo giorno dell’anno lunare in onore del Budda. Questa usanza è stata rispettata dalla popolazione generale fino a che si è diffusa in tutta la Cina e nell’Asia Orientale.
Si dice che la più recente aggiunta delle lanterne che fluttuano nel cielo arrivi dal brillante stratega Zhuge Liang (181-234 e.v.), che prima utilizzò delle luci volanti come richiesta di rinforzi in un momento dove il suo battaglione era accerchiato. Oggi invece, queste lanterne – che fluttuano verso i cieli – servono più come un simbolo di armonia tra il nostro mondo e il divino.
Uno snack particolare che si mangia durante questa festività è quella piccola palla di riso glutinoso chiamata tangyuan. Plasmati in piccole sfere di gioia e poi bolliti, questi dolci gustosi sono ripieni di frutta, noci, o sesamo, e simbolizzano integrità e unità familiare.
#4: Festa delle barche drago
Celebrazione che cade il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare, la Festa delle barche drago è una delle ricorrenze più allegre e più divertenti di tutta la cultura cinese. La sua origine, tuttavia, deriva da una storia di tragico eroismo.
Durante il periodo degli Stati Combattenti della Dinastia Zhou (481-221 a.e.v.), un retto ufficiale di nome Qu Yuan viveva nello stato di Chu. Quando il Re di Chu fece un’alleanza con il potente stato di Qin, Qu Yuan fu bandito e accusato di tradimento poiché era totalmente contrario a quell’unione. Dopo 28 anni, Qin ruppe l’alleanza e invase il regno di Chu, spingendo Qu Yuan ad annegare nel fiume Miluo.
Gli abitanti del villaggio lo ammirarono profondamente e corsero sulle barche per cercare di salvarlo o, nel caso peggiore, per recuperare il suo corpo. Si dice che questa fu l’origine della gara delle barche drago. Quando gli abitanti non riuscirono a trovare il corpo, lanciarono delle palle di riso appiccicoso nel fiume in modo tale che i pesci potessero mangiarle al posto di mangiare il corpo di Qu Yuan.
Oggi, queste deliziose palle di riso, chiamate zongzi,
sono una parte essenziale di qualsiasi Festa delle barche drago. Questo
saporito piatto cinese è fatto con delle palle di riso che vengono poi farcite
con diversi ingredienti e infine avvolte in foglie di bambù.
BONUS: Ecco ora un paio delle festività meno conosciute tra quelle tradizionali cinesi.
#5: La festa di Qingming
La festa di Qingming, conosciuta anche come Giorno della Pulizia delle Tombe, viene celebrata il 15esimo giorno dopo l’equinozio di primavera, che di solito cade il 4 o il 5 aprile.
L’origine di questa festività risale al periodo primaverile e autunnale della Cina, attorno al 650 a.e.v. Un principe di nome Wen fu esiliato fin da giovane età per evitare la persecuzione religiosa. Aveva un fedele assistente di nome Jie Zitui che era sempre al suo fianco.
Diciannove anni dopo, il principe Wen poté tornare a casa e successe al trono. Premiò tutti i suoi numerosi assistenti che erano rimasti al suo fianco, ma con eccezione di Jie Zitui, il suo collaboratore più leale. Jie infatti decise di vivere silenziosamente in una montagna remota senza chiedere alcun premio. Quando alla fine l’imperatore si sentì in colpa per le sue azioni, andò verso le montagne per trovare Jie. Quando Jie si rifiutò di vederlo, l’imperatore Wen diede fuoco alla montagna per convincerlo a scendere.
Jie, tuttavia, non scese neanche allora e abbracciò un salice fino alla sua morte. L’imperatore Wen si sentì così pieno di rimorso che decise di commemorare il suo ormai dipartito fedele servitore. Quel giorno diventò quindi il giorno della Festa Hanshi che oggi è conosciuta come la Festa di Qingming.
In questa giornata, le famiglie si riuniscono e portano rispetto ai loro antenati. Le persone si impegnano a pulire le tombe, rimuovere le erbacce, e deporre della terra fresca sulle tombe. Altre attività includono l’offrire vino e cibo, bruciare incenso e offrire o bruciare le carte funerarie (chiamati anche “soldi dello spirito”).
Nella Cina moderna, dove la cultura e le credenze tradizionali sono state erose da decenni di comunismo, questa festa è stata bandita poiché promotrice di valori tradizionali. Solo nel 2008 il divieto è stato revocato, consentendo alle persone di mostrare nuovamente rispetto al passato.
#6: Festa del Doppio Nove
Questa celebrazione ha altri due nomi: la Festa di Chongyang e la Festa degli anziani. È una tradizione che ha lo scopo di mantenere buona salute e vivacità, e allo stesso tempo invita a prendersi del tempo per visitare i grandi spazi aperti nelle fresche giornate autunnali.
Varie fronti fanno risalire la nascita di questa celebrazione alla storia di Huan Jing, un uomo che credeva sarebbe arrivata una pestilenza il nono giorno del nono mese del calendario lunare.
Il libro I Ching considera il numero 9 come un numero Yang, nella teoria dello Yin e dello Yang. Il nono giorno del nono mese lunare era una data potenzialmente pericolosa proprio a causa dell’eccesso di energia Yang.
Per evitare il disastro, Huan Jing disse ai suoi familiari di salire su una collina con dei rametti di corniolo (zhuyu) e di bere del vino al crisantemo.
Si diceva che il corniolo (Cornus officinalis per l’esattezza), albero dalla forte fragranza, servisse ad allontanare gli spiriti maligni, mentre i fiori di crisantemo promuovevano la longevità. Entrambe le piante erano ritenute avere qualità detergenti e la capacità di curare le malattie.
Si diceva che il corniolo (Cornus officinalis per l’esattezza), albero dalla forte fragranza, servisse ad allontanare gli spiriti maligni, mentre i fiori di crisantemo promuovevano la longevità. Entrambe le piante erano ritenute avere qualità detergenti e la capacità di curare le malattie.
Seguendo le orme di Huan Jing, in questo giorno (che quest’anno cade il 7 ottobre 2019, ndt) la gente beve il tè al crisantemo e cerca la montagna più vicina da scalare. Se non ci sono montagne nelle vicinanze, si possono mangiare le torte di Chongyang, poiché il carattere cinese di “torta”, gao, è un omofono per il termine “altezza”.
Helen Li
Violinista